SHARON FERRARI

Chapter two: Il sapore della mancanza

Si tende a dare tutto per scontato quando ci si abitua alla quotidianità. Ci stanchiamo di ciò che non cambia, di ciò che non ci regala emozioni, ma le emozioni vanno accolte a braccia aperte. Quando qualcuno prova a darci amore, non possono anche costringerci a riceverlo, se noi non vogliamo accettarlo.
Quando non abbiamo più qualcosa, ne sentiamo la mancanza. Ma non è questa la mia storia. La psicologia inversa con me non funziona.
Alle superiori quando quel ragazzo carino non si faceva più sentire, il fastidio che mi creava questo suo giochetto superava qualsiasi sentimento potessi avere. L'amore è assoluto e quando diventa un gioco di silenzi, inizia ad essere malato.

E allora credo che questo sia il mio modo per non diventare un ghiacciolo. Non sono mai stata brava a dire "goodbye", come si dice in inglese. Gli adii e gli arrivederci non fanno proprio per me. Non sono brava a salutare nemmeno al telefono, figuriamoci salutare una relazione di tre anni ed un cane che amo come fosse mia figlia.

Le opzioni sono due: o mi immergo nei sentimenti, o li chiudo fuori.
Da una parte ci sono Dale e il suo essere così meraviglioso, Yuki e l'amore che solo un cane può darti, ci sono tutte le mie cose, l'Australia che mi piace, quella del caffè buonissimo, dei tramonti incredibili, delle persone oneste, di tutto quello che ho imparato ad amare, di tutte le possibilità che mi ha regalato, di tutto quello che potrei fare e di tutto quello che sono diventata.
E dall'altra c'è il mondo. Il mondo che voglio visitare, i posti di cui voglio raccontare, le persone che devo ancora incontrare, tutti i caffè che voglio bere, i piatti che voglio assaggiare. C'è la musica che voglio ballare, gli aerei che voglio prendere, il brivido del non sapere dove vivrò tra 6 mes. Ma ci sono anche i dubbi, le insicurezze, le mancanze, ed i bisogni. Ci sono i ricordi e i rimpianti.

Credo in questi 3 anni di aver creato uno dei più bei rapporti che io abbia mai avuto. Un rapporto sincero, vero e forte.
Un rapporto che non finisce ma che muta, in una grande amicizia, fatta di supporto e aiuto reciproco, di esperienze vissute e di quel cane, che è parte della vita di entrambi.

Morale di questa breve favola è che lascio l'Australia. Finisco quest'avventura andando a salutare i primi Australiani che ho avuto il piacere di conoscere: la mia famiglia a Melbourne.

Non so' cosa mi aspetta tra un mese e non so' cosa ha in serbo per me il destino.
Sta di fatto che come diceva Terzani, non è mai una fine, è sempre un nuovo inizio.

Lots of love, xx Sharon

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