SHARON FERRARI

Primo mese in Canada

Non mi succede spesso di non riuscire a dormire, sin da quando ho memoria, dormire è sempre stata una delle mia attività preferite. Ora lo è solo se sono stanca ed oggi non lo ero.
All’alba dei miei 26 anni e a quella del primo mese in Canada, sono cambiate tante cose a partire dal mio approccio alla vita. E’ una bella sensazione il sentirsi esattamente nel posto giusto al momento giusto e credo fosse un po’ che non mi capitava. Guardo fuori dalla finestra di questa bellissima camera, sono quasi le 6:30 del mattino e tra due orette le bambine si sveglieranno. Penso a come passa in fretta il tempo e a come due mesi fa stessi pensando che forse non sarei riuscita a partire e sorrido all’idea delle preoccupazioni che mi sono accollata per nulla.
Sento una pace che non credevo fosse più dentro di me, sono tranquilla e rilassata se penso al futuro e finalmente le idee scorrono senza essere bloccate da ansie e paure. Penso a tutto quello che già ho vissuto in poco meno di un mese qui, agli orsi che ho visto pascolare beati a pochi metri dai passanti, ai colibrì che vengono a mangiare dagli abbeveratoi fuori dalla finestra, penso alle uscite in mountain bike tutti assieme e alla velocità con cui ho imparato a sfidare i sassi, le curve e le discese. Penso all’euforia provata dopo il mio primo salto pulito e alla caduta di spalla in cui ho completamente lacerato la giacca anti pioggia che avevo addosso. Mi emoziono pensando alle opportunità che ho e alla bellezza delle esperienze che finalmente riesco a godermi e a vivere al 100%.

Il Canada è esattamente come me lo immaginavo. Un incontro con un orso è più facile che quello con un cervo, gli alberi altissimi sono parte dominante del paesaggio, la gente è cordiale, i fiumi scrosciano ricchi d’acqua glaciale e l’occhio si perde in un orizzonte verde, di montagne e natura tra le casette che modeste creano un tappeto di colori.

Lo shock culturale ormai non mi succede più, non posso certamente dire che il Canada sia come la Malesia, dove i colori, gli odori e i sapori sono un estasi per la mente e per il corpo. Questo posto ha le sue peculiarità, mille opportunità, è un posto in cui piantare le fondamenta per lanciarsi in un futuro stabile. Mi ricorda molto la Nuova Zelanda, la gente si trasferisce qui per condividere lo stile di vita che offre la montagna, dalla mountain bike al parapendio, al kite surf, all’arrampicata fino allo sci e al trail running. Adattarsi fa parte del gioco, che si parli di pizza con l’ananas, di camminare scalzi, di mangiare con le mani o di di dire “yeah nah”. Una volta imparati i trucchi, sentirsi una persona del luogo è facile e ti regala delle opportunità infinite che mai si otterrebbero da semplice turista.
Per ora, il Canada è un posto che mi sembra già di conoscere ma che ho solo osservato dalla finestra.


Canada

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