Da quasi una settimana sono dall'altra parte del mondo.

Oh si, sono in Malaysia, quello che era il mio grande sogno ha finalmente preso vita.Non voglio descrivere tutto per filo e per segno.
Desidero lasciare spazio all'immaginazione di chi legge e guarda. Perchè la scrittura è un pò come l'arte, un quadro di Van Gogh non parla, non si descrive..lascia uno spazio per l'interpretazione di chi lo ammira.

E così dev'essere anche per la mia Malesia.

E' come un emozione. Nessuno prova la stessa emozione guardando un tramonto, un cielo stellato o una tazza di caffè. Appunto, il caffè. Che per me vuol dire maturità, per me il caffè rappresenta alla perfezione il momento in cui un ragazzo inizia a diventare parte del mondo degli adulti.

Vi ricordate il momento in cui, dopo un pranzo in famiglia, gli adulti prendevano assieme il caffè, parlando di cose che voi non potevate capire, lasciandovi al gioco?Io ricordo perfettamente quella sensazione, ricordo l'odore del caffè, il suono che produceva la moka, il quotidiano del nonno e le chiacchiere della mamma. Beh, ricordo anche il giorno in cui presi il mio primo vero caffè assieme agli adulti, e mi sentii considerata finalmente, facevo parte della tavola dei grandi, capivo i discorsi o quantomeno potevo fingere di capirli.

Il mio caffè non ha età, così come la Malesia, che può essere la Francia, l'Australia o il Ghana. Incredibilmente qui o lì chessia ti senti piccolo, non fai parte del mondo in cui sei, non puoi bere quel caffè che ti porta a capire un lingua che non è la tua, una cultura che purtroppo non ti appartiene e a cui non sei abituato, semplicemente perchè sei appena arrivato.

Probabilmente tra 6 mesi sarò seduta a terra, a gambe incrociate, sentendomi parte di un mondo che un tempo non era il mio. Bevendo il mio primo vero caffè in Malesia.